mercoledì 20 maggio 2009

DIBATTITO PUBBLICO - 24 MAGGIO

Il COMITATO MI RIFIUTO
invita la popolazione a partecipare al
DIBATTITO PUBBLICO

che si terrà a Cutro domenica 24 maggio, alle ore 16.30, presso la Sala Polivalente, tra

i candidati alla Presidenza della Provincia di Crotone
e i rappresentanti delle singole liste

Il dibattito avrà ad oggetto i seguenti temi:
  1. GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI
  2. BONIFICA SITO EX PERTUSOLA
  3. TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Il dibattito verterà specificamente su tre questioni di fondo che vedono impegnato il comitato sin dalla sua nascita.
Continua, quindi, la nostra attività di informazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali, volta a favorire la partecipazione consapevole delle popolazioni locali alle scelte che incidono profondamente sul territorio.

venerdì 26 dicembre 2008

Proiezione Film " BIUTIFUL COUNTRI"



30 DICEMBRE 2008
SALA POLIVALENTE
CUTRO



Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un'attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.

Trailer

venerdì 14 novembre 2008

Interrogazione parlamentare su Terrate Terratelle

Ai Ministri dell’ambiente, tutela del territorio e del mare - Per sapere – premesso che:
- dopo oltre dieci anni dalla permanenza dell’emergenza ambientale, la Calabria continua a non essere dotata di adeguati depuratori, di una efficiente raccolta differenziata dei rifiuti, esiste un solo termovalorizzatore per la raccolta dei rifiuti dell’intera Regione, poche sono le discariche autorizzate: a fronte di ciò non è dato conoscere quale sia stata l’utilizzazione degli ingenti fondi, nazionali ed europei, inviati in tale settore;
- dal rapporto Ecomafia 2008 si rileva che i maggiori introiti delle ecomafie sono quelli provenienti dalla “Rifiuti Spa”, la holding del crimine che avvelena il territorio smaltendo illegalmente i rifiuti;
- il drammatico resoconto del prefetto Antonio Ruggiero, ex commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Calabria, fatto il 26 febbraio 2007 alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, descrive la pesantezza della situazione ambientale in quella Regione;
- il Governo regionale della Calabria ha fatto poco o nulla nel settore, ma si è affrettato a chiedere, e ad ottenere dall’attuale Governo nazionale, la proroga dell’emergenza ambientale in quella Regione;
- la Regione Calabria, nonostante la necessità emergenziale, aggravata dalla chiusura di numerose discariche pubbliche e dell’impianto privato per rifiuti pericolosi di Crotone, quest’ultimo a causa della legittima applicazione della normativa antimafia, non si è premurata di provvedere all’ampliamento possibile di alcune discariche pubbliche, tantomeno ad individuare siti idonei alla costruzione di discariche nuove;
- nell’ambito del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, pubblicato nel novembre 2007, la Regione Calabria ha previsto la realizzazione di una discarica in Località Terrate Terratelle, nel Comune di Roccabernarda (KR);
- nel febbraio 2007 la ditta Danieco s.r.l., con sede in Roccabernarda, ha richiesto la pronuncia di compatibilità ambientale (non ottenuta) per la realizzazione in Località Terrate Terratelle di una discarica per rifiuti pericolosi;
- nel febbraio 2008 la ditta Enerambiente S.p.a., con sede in Malcontenta (Ve), ha richiesto la pronuncia di compatibilità ambientale per la realizzazione, sempre in Località Terrate Terratelle, di una discarica per rifiuti urbani assimilati non pericolosi;
- da un articolo, pubblicato sul “Quotidiano della Calabria” il 17 ottobre 2008, si apprende che fogli di mappa e particelle dei due progetti (Danieco s.r.l. ed Enerambiente S.p.a.) coincidono, ma soprattutto che due soci della Danieco s.r.l. sono fratelli di un funzionario, Nicola Daniele, che lavora presso il Commissariato per l’emergenza ambientale della Calabria;
- nonostante le ripetute osservazioni dei limitrofi Comuni di Roccabernarda e di Cutro, nonché della Provincia di Crotone, in merito all’incompatibilità dettata da norme ed all’incompatibilità con i vincoli ambientali – tra le altre il divieto di realizzare nuove discariche in ZPS, come quella del “Marchesato e fiume Neto” nella quale ricadrebbe la discarica – il Nucleo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in data 6 agosto 2008, ha espresso parere favorevole;
- in data 25 settembre 2008, il Dipartimento delle Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria ha preso atto del giudizio favorevole espresso dal VIA;
- a seguito di tale decisione i Comuni di Roccabernarda e di Cutro, i cittadini tutti ed i Comitati, appositamente costituiti, hanno assunto una giusta e decisa posizione contraria alla realizzazione di una discarica che, da progetto, dovrebbe avere un’estensione pari a 87.320 mq. Ed una capacità di abbanco pari a 910.000 mc., nonostante sia definita “discarica di servizio”;
- lo stesso Assessore regionale all’Ambiente, in una pubblica intervista ha chiesto l’intervento della Magistratura per far luce sull’intera vicenda;
- durante la Conferenza di Servizi, convocata il 23 ottobre 2008, nelle more della procedura per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), l’ingegnere rappresentante dell’Amministrazione Provinciale di Crotone, ha rilevato inquietanti discordanze con il progetto presentato in VIA, rispetto al quale sarebbero state inserite diverse tipologie di rifiuti pericolosi che non possono certamente fare parte delle tipologie di rifiuti non pericolosi assimilabili ai rifiuti urbani;
- ad avviso dell’interrogante, il tutto crea inquietanti perplessità circa la trasparenza del progetto in questione e l’intera gestione della questione da parte dei soggetti incaricati;
- anche l’ASP di Crotone ha prodotto parere negativo osservando che il sito individuato per la discarica è ubicato in un’area agricola all’interno della ZPS denominata “Marchesato e fiume Neto”, in un impluvio a monte dei pozzi di approviggionamento idrico ad uso potabile a servizio di diversi comuni e che confina con insediamenti produttivi agricoli di particolare pregio;
- ricordando che la recente operazione “ Black Mountains “ ha evidenziato il pericolo che le scorie della ex Pertusola di Crotone hanno portato all’intero territorio, l’interrogante sente il dovere di evidenziare che l’intera provincia, da anni, riceve i rifiuti da tutto il Nord della Calabria, in aperta violazione delle norme comunitarie e dello stesso Piano Regionale dei Rifiuti che prevedono l’apertura di discariche in ogni Ambito Territoriale Ottimale (ATO), ma che a tutt’oggi, non risultano aperte;
- la costruzione della discarica di Terrate Terratelle di Roccabernarda, aggraverebbe la già pesante situazione ambientale di quel territorio:
- se non ritenga necessario ed urgente monitorare gli ultimi interventi del Commissario per l’emergenza ambientale in Calabria;
- quali urgenti interventi intenda assumere per impedire la costruzione della discarica di Roccabernarda e per incitare la Regione Calabria ad attuare un Piano Regionale dei Rifiuti che possa evitare di portare quella Regione a situazioni ambientali assimilabili a quelli vissuti dalla Regione Campania.
On. Angela Napoli
Roma, 13 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

Comunicato stampa del Comitato Mi Rifiuto su conferenza di servizi del 3.11.2008

La battaglia del Comitato Mi Rifiuto comincia a dare i primi frutti. Ieri, grazie al parere negativo vincolante espresso in sede di Conferenza di Servizi dal Dirigente del Servizio di Tutela Ambiente dell’ASP di Crotone, si è scongiurata la realizzazione di una nuova discarica in loc. Terrate Terratelle, a ridosso del Comune di Cutro. Ringraziamo la dott.ssa Bilotta e tutti coloro che ieri si sono uniti al sit-in di protesta del Comitato Mi Rifiuto sotto la sede dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria. Ci avevano provato di nuovo, nonostante l’abnorme pressione ambientale che grava sulla provincia di Crotone. Dopo aver ospitato per anni, in località Columbra, a solo 5 km da Cutro, i rifiuti provenienti da ben 53 Comuni della Provincia di Cosenza - che, con i suoi 727.267 abitanti supera di ben 20.000 abitanti la somma degli abitanti delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia messi insieme - avrebbero voluto realizzare una nuova discarica nella nostra Provincia, a soli 3 km da Cutro. Vergogna. La notizia nuova è che, con Ordinanza del Commissario delegato all’emegenza ambientale della Calabria del 21 ottobre 2008, n° 7363, vengono riconosciute “compensazioni” per i Comuni sede di discariche mediante risparmio tariffario, assegnazione di beni o servizi collettivi e – aggiungiamo noi, soprattutto – RISARCIMENTO DANNI! Da questa Ordinanza inizieremo, ora, una battaglia per vedere riconosciuto al nostro territorio un ingente risarcimento danni per la “solidarietà” dimostrata in questi anni dalla Provincia di Crotone nei confronti della provincia di Cosenza, che, in aperta violazione delle norme regionali e comunitarie, non ha ancora aperto le sue discariche, e ha usato il nostro territorio a proprio uso e consumo. Da oggi dichiariamo chiusa la fase di “sudditanza” dei cittadini della Provincia di Crotone.

giovedì 23 ottobre 2008

SITO ALTERNATIVO A T.T

Proposta del Comitato: sito alternativo a Terrare Terratelle per la realizzazione della discarica

sabato 18 ottobre 2008

Greco: «S’indaghi sulla discarica»

L’assessore regionale chiede un intervento della magistratura sulla vicenda di Terrate Terratelle «Terremo conto del parere contrario degli enti locali».

«INTERVENGA la magistratura sulla discarica di TerrateTerratelle». A chiederlo non è un ambientalista battagliero ma l’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, interpellato dal Quotidiano in relazione ad alcune strane coincidenze di cognomi e proprietà che si celano dietro l’indicazione del sito, ricompreso nel territorio comunale di Roccabernarda ma limitrofo al centro abitato di Cutro, nel piano regionale dei rifiuti, che in un’area gravata da vincoli Zps, Sic e Zvn prevede una discarica. Una delle obiezioni dei manifestanti contro la discarica, peraltro contenuta in un servizio apparso sul Quotidiano il 16 aprile scorso (è il caso di ricordarlo a chi ha la memoria corta), è che nell’ufficio del commissario, preposto all’elaborazione del piano regionale dei rifiuti, lavora Nicola Daniele, fratello dei proprietari dell’area Zps indicata per la discarica e soci della Danieco, che già hanno avuto bocciato dalla Regione un progetto per un impianto per rifiuti pericolosi. Analogo progetto, ma per rifiuti non pericolosi, è stato presentato da Enerambiente sullo stesso sito.
Insomma, assessore, un presunto conflitto d’interessi. Daniele è stato peraltro referente locale a Petilia Policastro del Pdm, il partito del governatore Loiero, di cui era vicepresidente provinciale. «Per la prima volta nella mia vita sento questi nomi. Sconoscevo tutto e sono pronto ad andare in Tribunale per dichiararlo. Ma se quello che lei dice è vero, intervenga la magistratura».
Assessore, non lo dice il giornalista. Ci sono le visure catastali. Coincidono cognomi e proprietà, sta scritto sul Quotidiano del 16 aprile, nessuna smentita. «Allora la magistratura dovrebbe fare una riflessione seria su questa vicenda, di cui non sono a conoscenza. C’è bisogno di giornalisti che facciano bene il loro mestiere, c’è bisogno di un’informazione corretta in Calabria, dove ci sono troppe zone d’ombra».
A Cutro il fronte del no è molto ampio, come dimostra anche l’exploit del comitato “Mi rifiuto” a Perfidia. «I problemi però non si risolvono urlando o lanciando invettive personali. Io sono arrivato per cercare di trovare soluzioni. Mi sono insediato l’11 agosto, il piano regionale dei rifiuti l’ha fatto il commissario in piena autonomia, mica l’ho fatto io».
Ma a rilasciare l’autorizzazione per l’incidenza ambientale dovrà essere la Regione. E alla conferenza di servizi del prossimo 23 ottobre con ogni probabilità sarà riproposto il no delle amministrazioni territoriali, già illustrato in vari ricorsi. «Quello che l’assessorato regionale farà è verificare con estrema chiarezza se vi siano requisiti formali per la protezione dell’ambiente e della salute umana. In quest’ottica il 22 sarò sul posto (come già anticipato dal Quotidiano, ndr) coi sindaci di Cutro e Roccabernarda, perché al di là delle carte voglio rendermi conto coi miei occhi. C’è, d’altra parte, un percorso intrapreso che ha bisogno del contributo dei sindaci e dei cittadini. L’obiettivo è non riempire di rifiuti la Calabria. Ma delle risorse messe in campo dalla Regione per la raccolta differenziata restano ancora 20 milioni di euro. Qualcosa non funziona».
Del no degli enti locali alla discarica terrete conto? «Non possiamo non tenerne conto. La natura della conferenza è di ragionare sulle cose, registrare le posizioni, non è che quel no non vale nulla. Un conto è il percorso amministrativo che segue la normativa in materia di Via e Aia, altro l’impegno di quest’assessorato a trovare soluzioni per le esigenze dei cittadini. Ma c’è anche l’esigenza di affrontare il problema. La logica “a me non interessa, la discarica fatela da un’altra parte” non va perché non tiene conto dei principi di solidarietà».
Ma come si fa a ubicare la discarica in un’area che la Regione individua come Zps? La stessa Regione è poi preposta a rilasciare l’Aia. «I funzionari delle varie commissioni avranno verificato questi aspetti. Attendo comunque la fine dell’iter per avere la possibilità di analizzare le carte nel dettaglio, in piena autonomia».

di Antonio Anastasi (tratto da Il Quotidiano N. 286)

mercoledì 15 ottobre 2008

INVITO ALLA TRASMISSIONE "PERFIDIA"

Il Comitato Mi Rifiuto è stato ufficialmente invitato alla trasmissione televisiva Perfidia dell'emittente Telespazio TV.
Mercoledi' 15, alle ore 20:00 incontro in P.zza Giò Leonardo di Bona per partire in massa alla volta degli studi televisivi di Viale De Filippis, Catanzaro.

Partecipiamo numerosi.